David Zonta – Torino –
Mangiar fiori è una pratica che può risuonare un po’ strana ma che potrebbe tranquillamente essere una novità in fatto di tendenze gastronomico- alimentari. Ma non è così.
Mangiar fiori in realtà è molto più comune di quanto possiamo immaginare. Conosciamo tutti l’esistenza dei fiori eduli e di come abili ed estrosi Chef li utilizzano per decorare e colorare i piatti che propongono. Anche nel nostro piccolo, e senza essere necessariamente dei professionisti ai fornelli, possiamo creare dei piatti profumati e colorati utilizzando i fiori commestibili come le violette e i nasturzi, o come i petali di rosa e i fiori di borraggine, o di calendula, solo per citarne alcuni.
Ma l’idea di mangiar fiori normalmente finisce qui, con i fiori eduli finalizzati per lo più all’aspetto decorativo del piatto. Fatta eccezione per i fiori di zucca, che sono innegabilmente riconosciuti dai nostri occhi come dei fiori, infatti, non immaginiamo di mangiarne altri.
Ed invece, udite udite, non è così.
Ogni volta che vi preparate un’insalata di broccoli e cavolfiori, per farvi un esempio, senza saperlo state per mangiarvi una “composizione floreale”, trattandosi di infiorescenze.
E che dire poi di un fiore talmente buono che è un protagonista indiscusso nei menù dei ristoranti, un fiore formato da brattee dure e carnose a copertura del gioiello floreale che di li a poco spunterà come una pietra preziosa color dell’ametista. Il carciofo, conosciuto da tutti come una prelibatezza, è in realtà il fiore della pianta stessa. Lo si coglie prima che fiorisca, cioè prima che le brattee si aprano e quella peluria che troviamo al centro, possa divenire il suo grande fiore azzurro-viola.
E anche una volta cucinato, rimane un gran bel fiore: il carciofo alla Giudia, ad esempio, gustosissima ricetta romana, si presenta nel piatto come un grosso fiore qual’è, con tanti petali aperti a ricordare una rosa o una peonia, ed è una vera bellezza da assaporare.
I fiori vengono consumati a tavola dai tempi dei tempi. In Cina ne si fa uso da millenni e ci sono testimonianze del loro utilizzo anche nell’antica Roma, ma fate attenzione però: non tutti i fiori sono commestibili, per cui, consultate un elenco dei fiori eduli, prima di cospargere di petali la vostra insalata o composizione floreale, che dir si voglia, perché, non solo l’occhio, ed è proprio il caso di dirlo, vorrà la sua parte.