David Zonta, Torino
Ecco L’Epifania, la festa che tutte le altre porta via. Personaggio mitico, la Befana è una sorta di strega benefica, brutta, vecchia, vestita di stracci, che scende dal cielo a cavallo di una scopa, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio per portare dolci o carbone, in base al merito di bontà acquisito durante l’anno.
La tradizione racconta varie versioni sui metodi di spostamento della simpatica vecchina, quello più noto è mediante la classica scopa da strega. Per alcune tribù africane cavalcare una scopa, simbolicamente significa avere la facoltà di viaggiare tra il mondo spirituale-sciamanico e quello corporale ed indica uno stato di trance collegata al rito dello Stramonio, nota pianta della stregoneria europea.
La Datura stramonium, comunemente chiamata Stramonio viene detta anche erba del diavolo o delle streghe sin dagli antichi Aztechi. Ha proprietà narcotiche, sedative ed allucinogene che nel passato sono state utilizzate sia per scopi terapeutici, sia per rituali magici dagli Sciamani di tribù di mezzo mondo.
Alcune credenze popolari narrano di come lo Stramonio possa essere utilizzato per riconoscere streghe e stregoni ponendolo sul davanzale di una finestra, e di come l’odore, irresistibile alle streghe, impedirebbe loro di allontanarsi facendosi in tal modo riconoscere.
Chi volesse tenere a bada le proprie streghe, può affidarsi allo Stramonio sul davanzale, ma faccia attenzione: i suoi bellissimi fiori non traggano in inganno, se ingerita infatti, risulta essere velenosa. Per chi invece delle streghe non ha timore e crede nella loro bontà, consiglio una pianta più nota da erigere a vessillo epifanico, nella notte della Befana: il Ciclamino.
Guardandolo bene è una sorta di rastrelliera dalla quale svettano non poche scope pronte ad esser utilizzate. I fiori del ciclamino mi ricordano la forma di una scopa rovesciata, col manico infilzato nelle foglie e le setole di saggina a sventolar colori intensi. E poi sono simpatici che a guardarli mi sembrano sghignazzare non appena gli volti le spalle, per tornare poi ritti e seri quando osservati. Per questo il Ciclamino e la Befana si piacciono, perché sono similarmente burloni e faranno parecchia caciara quella notte, preparatevi.
Anche il Ciclamino è velenoso per l’uomo (gli animali ne sono immuni), ma solo i tuberi lo sono. Nulla di grave, un po’ di veleno non guasta, stiamo parlando di streghe, no?