Avocado, consigli per l’uso

 

David Zonta -Torino –

Prendete il seme di un frutto tropicale, infilzatelo a metà con 4 stuzzicadenti in modo da poterlo appoggiare su di un bicchiere colmo d’acqua, lasciando la parte inferiore del seme a mollo. Posizionatelo in un luogo ben illuminato e assicuratevi che l’acqua sia sempre limpida. Fatto questo dovrete armarvi di pazienza per vederlo germogliare.

Ci vorranno circa due mesi, durante i quali  dapprima spunteranno le radici che si allungheranno verso il fondo del bicchiere e, dopo la lunga attesa, potrete assistere finalmente alla germinazione.

Come un uovo che si schiude, vedrete sulla parte superiore e asciutta del seme aprirsi una crepa che dividerà in due il seme deformandolo e, con una forza inaspettata, osserverete spuntare un coriaceo germoglio verde che a fatica, con braccia spalle e fusto tesi, si farà forza per uscire fuori dal seme e conquistare il suo spazio vitale.

Dopo alcune spuntature utili a farlo ramificare, potrete in seguito inserirlo in un vaso con terriccio soffice e finalmente avrete una nuova pianta da frutto in casa, un frutto esotico ricco di tutto e con innumerevoli proprietà e molto in voga negli ultimi anni, l’Avocado.

Sembrerebbe complesso, ma vi accorgerete che in realtà il procedimento è molto semplice e divertente. Unica controindicazione, se così si può definire, è che questo giochino potrebbe innescare in voi, come è capitato a me, un irrefrenabile desiderio di piantare ogni seme che vi capiti a tiro, credendo che, sull’onda d’entusiasmo dell’Avocado, ogni cosa assomigli vagamente ad un seme possa germogliare e diventare foresta. Fateci attenzione.

Cosa rappresenta oggi il frutto di avocado lo si evince navigando per qualche minuto su Instagram e Facebook per trovarlo. Toast con pomodori e feta, tartare di pesce, cheescake, primi piatti a base di asparagi e verdurine, tutti accompagnati dall’immancabile avocado. Ma viene anche molto utilizzato nelle insalate e come ingrediente principe del più classico dei guacamole. Un trend in costante ascesa che ha visto dal 2016 ad oggi, un aumento delle vendite del 38%.

Ricco di omega 3, vitamine di tutto l’alfabeto e con pochi zuccheri, l’avocado è un alimento certamente salutare per l’uomo, ma lo è un po’ meno per l’ambiente. La domanda mondiale  ormai fuori controllo, infatti, si infrange senza pietà sul nostro pianeta, in quanto la coltivazione dell’avocado richiede spazio e molta acqua e nelle aree di produzione dell’America Latina sta incentivando ulteriormente la deforestazione.

Una moda inarrestabile e pericolosa per il nostro pianeta che possiamo combattere consumando avocado a km zero, come quelli che ultimamente si producono in Sicilia, ugualmente buoni anche se meno belli, ad esempio, oppure prendendo quattro stecchini e infilandoli in un seme, e con un po’ di fortuna e tanta pazienza, potremo forse raccoglierne e gustarne i frutti, senza per questo stravolgere il nostro ecosistema. 

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