David Zonta – Torino –
Ci sono piante che ti colpiscono per le foglie, altre per la forma. Ci sono piante che ti conquistano per il profumo dei fiori, altre per il fascino di un tronco che s’arrampica e si contorce. Ci sono piante molto pregiate e difficilissime da coltivare che diventano da collezione e che fioriscono di rado. Ci sono altre piante invece, ed è di queste che voglio parlarvi oggi, che sono così semplici da coltivare che in poco tempo una sola pianta conquisterà tutta casa vostra.
Non conoscono la timidezza e con buona probabilità, stiamo parlando delle piante più difficili in assoluto da far morire, quelle che se ti dimentichi di bagnarle va bene, e se invece le innaffi troppo va bene uguale. Ti conquistano per sfinimento perché alla fine vincono sempre loro, e te le ritrovi ovunque: nei vasi sul davanzale, o in casa, nei vasi di altre piante, persino nei bicchieri, a mollo nell’acqua a far radici, perché buttare via i rametti rotti è peccato.
Personalmente le adoro, si tratta delle Tradescantie, comunemente chiamate “erba miseria”. Le piante del genere Tradescantia sono originarie del continente americano. In Europa vennero importate già nel 1800, ma il loro successo in Italia si ebbe solo a partire dalla seconda metà degli anni cinquanta.
Appartengono alla famiglia delle commelinacee, e si contano circa una trentina di specie appartenenti al genere. Sono resistenti a tutto, stanno alla luce ma sopportano anche il buio, non stanno tanto a guardare quando e quanto le innaffi, loro ce la fanno comunque. Sono piante anarchiche e libertine, decidono loro della loro crescita, indipendentemente dalle tue cure, e sono veri e propri esempi di resilienza.
In primavera e in estate, all’apice dei fusti sbocciano i fiori, che a seconda della specie, possono essere di colore bianco, rosa, viola o blu intenso, con tre soli petali triangolari dalla durata breve di un solo un giorno, ma sono bellissimi.
Irriverenti, sicure di se e scanzonate, figlie degli anni ’50 nei quali rappresentavano una vera e propria moda, appaiono spettinate con un portamento disordinatamente simpatico che può solo conquistarti. Le guardi e sorridi, le tocchi e ti rimane in mano un rametto, e senza che tu abbia il tempo di rendertene conto, la “miseria” avrà conquistato casa tua, e te le ritroverai sul davanzale, piantate nei vasi di altre piante, nei bicchieri d’acqua…e così via.