David Zonta, Torino.
Ve ne ho parlato circa un anno fa, immaginandomelo nelle vesti di un amministratore di un condominio abitato solamente da piante e fiori. Me lo ritrovo in questi giorni a bussarmi alla porta per chiedermi di parlarvi ancora un po’ di lui. Inspiegabilmente, viene riconosciuto dai più solo per l’utilizzo nelle ricette della cosiddetta dieta mediterranea.
Viene infatti utilizzato per aromatizzare i piatti a base di carne, ma anche per il benessere del corpo tramite deliziose tisane e decotti ed è persino un ottimo olio essenziale dall’effetto tonificante che si dice possa migliorare la circolazione e rallentare l’invecchiamento della pelle.
Proprio ieri mi è stato consegnato un bell’esemplare che ho voluto per il mio balcone, è in gran parte ricoperto da piccoli fiori lilla incastonati tra un’infinità di piccole foglie aghiformi. Ho scelto la varietà che protende i rami verso il basso ed è abbastanza scompigliato da trasmettermi un’affinità e conquistarmi per simpatia.
Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, come pure il basilico e la salvia, e viene anche chiamato “rosa del mare”, “arbusto di mare” e “rugiada del mare”, per via della propensione a crescere spontaneo sulle scogliere che si affacciano sul Mediterraneo. Il suo nome botanico è “rosmarinus officinalis”, e quello che si affaccerà dal mio balcone è il “prostratus”, ma da tutti noi è conosciuto come rosmarino.
Il rosmarino prostrato è del tutto simile a quello comune con l’unica differenza riscontrabile in quel suo morbido cascare, a tratti simile a quello di lunghe ciocche di capelli di donna mossi dal vento, che gli conferisce una particolare bellezza.
Tante sono le proprietà del rosmarino, ma le più curiose provengono dai detti popolari. Ridotto in polvere, è ottimo come shampoo anti forfora, e si dice che appendere dei mazzetti di rosmarino nelle stanze aiuti a purificare l’aria, mentre se si mette il bucato ad asciugare sopra ad un cespuglio di rosmarino si dovrebbe ottenere un effetto anti tarme.
Io, del rosmarino, vorrei però sottolineare semplicemente la sua bellezza. Non puoi fare a meno di accarezzarlo e il suo profumo ti conquista il pensiero tatuandosi nella memoria. E quando poi è ricoperto di fiori, beh, diventa irresistibile. Fiori che, oltre essere belli, sono anche commestibili.
E’ una pianta perenne che necessita di un terreno leggero e sabbioso e una concimazione all’anno. Predilige il sole e il caldo e non richiede irrigazioni frequenti, basta controllare che non il terreno non si inaridisca troppo, ed evitategli i ristagni d’acqua.
Concludo, raccontandovi la curiosa leggenda della Regina Isabella d’Ungheria che, nel lontano 1370, a 72 anni di età, guarì improvvisamente da ogni malanno grazie ad un’acqua distillata di rosmarino creatagli appositamente da un’alchimista. Visse così, piacente ed in ottima salute, ricevendo persino una richiesta di matrimonio da parte del Granduca di Lituania Carlo Alberto, rimasto folgorato dalla sua ritrovata giovinezza. Richiesta che la Regina rifiutò per amore di Dio, come segno di devozione per aver ricevuto in dono il prezioso elisir di giovinezza del miracoloso rosmarino.